Codice deontologico

Il Codice Deontologico ha lo scopo di precisare l’etica professionale e perciò l’insieme delle norme di condotta pubblica o/e privata a cui il docente deve attenersi nell’esercizio della propria professione. Esso nasce nell’ottica di un percorso sulla qualità all’interno dell’Istituto, al fine di qualificare professionalmente l’agire di ogni docente.

Funzioni e competenze

Il primo dovere di ogni docente è quello di approfondire ed adeguare il proprio bagaglio di conoscenze e competenze definite in teoriche (cultura generale di base, specifico disciplinare, didattica generale e disciplinare, teorie della conoscenza e dei processi comunicativo-relazionali, tecnologie della comunicazione), operative (progettazione e pratica didattica, attività di valutazione, uso degli strumenti di verifica, uso delle tecnologie didattiche, organizzazione dei gruppi) e sociali (relazione e comunicazione), con riferimento agli standards professionali e con la sottolineatura che è quindi l’insieme di queste conoscenze e competenze che deve essere arricchito, aggiornato ed adeguato.

Il docente:

1. Ispira la propria condotta ai principi di probità, dignità, decoro e riservatezza.
2. Realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale e civile degli alunni sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dal POF.
3. Utilizza, attraverso una didattica orientante, saperi disciplinari e/o interdisciplinari per far acquisire allo studente la conoscenza di sé e del proprio mondo, il tutto finalizzato all’acquisizione di valori, non solo scolastici, ma di vita reale.
4. Si attiva nel rispetto degli obiettivi del sistema nazionale di istruzione e degli standard di livello nazionale ed europeo.
5. Finalizza l’autonomia didattica al perseguimento degli obiettivi generali, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e del diritto di apprendere.
6. Riconosce, attraverso meccanismi di autoanalisi organizzativa, la struttura e i processi insiti nelle proprie azioni, individua punti di forza e di debolezza per rendere più efficaci gli interventi.
7. È disponibile ad iniziative di aggiornamento culturale e professionale.
8.Partecipa a pieno titolo alle attività collegiali, concorre alle deliberazioni ed è tenuto all’osservanza scrupolosa delle stesse.

Rapporti con gli allievi

Nel richiamare i diritti fondamentali degli allievi sanciti dalla “Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia” e i valori della Costituzione, questo punto afferma innanzitutto che nella scuola i valori vanno “praticati”. E’ un richiamo importante per una scuola chiamata ad impartire più educazioni (alla pace, alle pari opportunità, alla legalità, alla salute ecc.). E’ nel concreto dell’azione

educativa, nel modo di stare nella scuola, nella valutazione, nell’organizzazione del lavoro del gruppo-classe, che devono emergere i valori della cultura, della giustizia, della tolleranza, del rispetto delle differenze. Ma anche il valore del merito, che deve essere sostenuto e accompagnato da altri due valori, da vivere come complementari e non contrapposti, la solidarietà e l’emulazione positiva. Questi due valori spesso presentati come contraddittori e antagonisti devono, invece, alimentarsi reciprocamente: le azioni positive dei compagni, i loro successi, possono, devono spingere ad una emulazione costruttiva.

Il docente:
1. Rispetta i diritti dell’allievo, sanciti dalla “Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia” e dalla Costituzione italiana.
2. Riconosce e valorizza i progressi di ciascun alunno, tenendo conto dei livelli di partenza, promuovendo la crescita culturale e personale.
3. Favorisce e stimola la capacità di operare scelte consapevoli rendendo l’alunno motivato, attivo e
responsabile.
4. Valorizza le doti personali ed educa al rispetto, alla solidarietà e alla piena accettazione dell’altro.
5. Educa alla sicurezza, tenendo conto dell’integrità fisica e psichica di ognuno.
6.Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso provenienza familiare, condizioni sociali e culturali, orientamento sessuale, disabilità.
7. Valuta ciascun allievo con obiettività e trasparenza; si astiene dal dare giudizi di valore in maniera definitiva, offre piena apertura verso prospettive di sviluppo.
8. Esplicita agli alunni i criteri di valutazione applicati nelle prove scritte di tipo oggettivo. 9. In sede di valutazione certificativa si attiene ai criteri e agli strumenti adottati collegialmente.
10. Collabora, nel rispetto degli specifici ruoli, con altri professionisti (psicologi, medici…) coinvolti nell’azione educativa.

Rapporti con i colleghi

Si rivolge al dovere ed all’impegno di ciascun docente di contribuire a costruire relazioni,improntate al rispetto e basate su un forte spirito di collaborazione, capaci di superare i ritualismi della collegialità formale, alimentando lo scambio delle esperienze e delle idee, stimolando l’elaborazione e la produzione culturale, così da costruire una vera e propria comunità scientifica e professionale dei docenti.

Il docente:

1. Contribuisce a creare un clima sereno e accogliente e agevola l’inserimento dei nuovi insegnanti.
2. Tiene conto con obiettività delle opinioni e competenze dei colleghi, ne rispetta il lavoro e instaura relazioni leali e corrette.

3. Individua strategie utili all’apprendimento e collabora attivamente nell’attuazione della progettazione del curricolo del Consiglio di Classe.
4. Condivide con i colleghi materiali didattici, buone pratiche ed esperienze significative.

Rapporti con i genitori

E’ dovere fondamentale dei docenti adoperarsi per costruire, attraverso una varietà di comunicazioni formali ed informali, un clima collaborativo e di fiducia con le famiglie. E’ questa una componente estremamente importante per la buona riuscita dell’azione educativa. Il docente deve rendere espliciti gli obiettivi dell’insegnamento, essere attento ai problemi posti dai genitori e favorire in tutti i modi un confronto aperto.

Il docente:

1. Collabora con i genitori nell’azione educativa e si impegna a sviluppare un dialogo costruttivo nel rispetto delle funzioni reciproche.
2. Si astiene da ogni forma di discriminazione nei confronti della loro nazionalità, appartenenza etnica, sessuale, livello sociale e culturale, religione, opinione politica, infermità o altro.

3. Mantiene la massima riservatezza sui dati ed eventuali informazioni di cui venga in qualche modo in possesso.
4. Espone chiaramente ai genitori gli obiettivi educativi e culturali in linea con il Patto di Corresponsabilità, rende conto dei risultati e considera attentamente i problemi che gli vengono presentati.

5. Informa regolarmente le famiglie degli alunni sull’andamento didattico ed educativo tramite diario personale, comunicazione telefonica e colloquio.

Rapporti con l’istituzione scolastica e il contesto esterno

E’ dovere dunque di ciascun insegnante adoperarsi per creare un ambiente impegnato, accogliente e culturalmente stimolante. Rispetto al contesto esterno ci si riferisce a un’indicazione di impegno verso la conoscenza e la partecipazione a tutto ciò che, al di fuori della scuola, può consentire un migliore sviluppo dell’attività formativa . Si tratta in primo luogo di un collegamento non occasionale con gli altri specialisti che operano sul territorio, in particolare nel settore dell’assistenza socio-sanitaria, ed ancora di stabilire collegamenti con le strutture culturali, ricreative e sportive, e per ultimo, ma non per importanza, di conoscere e trovare gli opportuni contatti con le strutture produttive, e più in generale con il mondo del lavoro, al fine di una migliore preparazione professionale e di un più coerente orientamento degli allievi.

Il docente:

1. Contribuisce a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente.
2. Concorre a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla collettività rendendosi disponibile ad interagire correttamente con l’utenza e le istituzioni sul territorio.

3. Partecipa all’elaborazione delle regole della propria istituzione e si adopera a rispettarle e a farle rispettare.
4. Riconosce, rispetta e sostiene il ruolo, la linea di indirizzo (vision) del DS e dei suoi collaboratori.

5. Si impegna ad evitare ogni possibile conflitto d’interesse.
6. Accresce la consapevolezza del senso di appartenenza al proprio istituto, evitando di diffondere in maniera cosciente o casuale, notizie che potrebbero danneggiare l’immagine dello stesso.
7. Ha il diritto/dovere di informarsi costantemente sulle attività d’Istituto (delibere, progetti, bilancio e risorse…).

FONTI NORMATIVE:

Codice Civile;
Costituzione italiana: art. 33; 39; 40;
Decreto legislativo n° 297 del 16 /04/1994;
Carta dei servizi DPR n.773 del 7/6/95;
Statuto studentesse e studenti n.249 del 24/06/1998 con modifiche del D.P.R 235 del 21/11/2007; Codice di comportamento Dipendenti Pubblici 28/11/2000;
CCNL 2006/2009.

Codice_comportamento